The labirinth of the Chimera

Nym osserva attentamente ciò che la circonda. Il labirinto è tetro per i suoi gusti, sembra infinito, eppure sà che c'è una via per arrivare al centro, e vincere. I vicoli sono stretti e tutto intorno a lei è verde. Verde, verde ovunque. Osserva da lontano il concorrente, il nemico, l'avversario. Decide subito dove andare, a destra. Tenta la fortuna, inconsapevole di ciò che l'aspetta.

Sì, destra era la strada più sicura. Osserva attentamente ciò che la circonda. Verde. Quando le balena per la mente che quel labirinto è pieno di pericoli, sfila leggermente il pugnale dal fodero che porta al fianco destro. È pronta a combattere e a difendersi, all'occorrenza. Destra o sinistra? Questa era nuovamente la decisione da prendere e, lasciandosi andare all'ignoto pericolo, prende nuovamente la via alla sua destra, inoltrandosi sempre di più nel labirinto fitto e oscuro.

E quando il labirinto si apre alla sua sinistra, poco dopo aver pensato alla sua decisione, si ferma. Osserva l'entrata appena notata e, con insicurezza crescente, osserva le due direzioni. Nuovamente si trova davanti ad una decisione difficile, dedita alla sorte e alla fortuna. Sconfortata, delusa e amareggiata, batte un piede per terra. Sfila del tutto il pugnale e lo stringe convulsamente tra le dita. Continuare il cammino o seguire ciò che il labirinto le diceva? Ipotizzò di andare a sinistra e di trovarsi davanti ad una minaccia, oppure, davanti ad una grande fortuna. O se proseguire il cammino nella direzione precedente, e vagare sperduta. Si gratta la testa son l'elsa del pugnale, mentre chiude gli occhi per riflettere sulla sua sorte. Li apre, è decisa. Va verso sinistra. Segue il consiglio del labirinto.

La pietra era molto strana. Era piccola ma leggermente pesante. Sarebbe stata utile in caso di attacco, o per distrarre qualcuno. Sì, decise di tenerla. La infilò nel piccolo borsello insieme alla male, alla fiala e alla sua compagna, la pietra focaia. Sospirò, sempre più confusa, ma agguerrita e continuò il suo cammino all'interno del labirinto. Il pugnale in mano, i muscoli tesi e i riflessi sempre più pronti. Mentre camminava, rifletteva su cosa avrebbe fatto incontrando qualcuno e come avrebbe fatto a trovare la seconda pietra focaia. Doveva trovarla, altrimenti non avrebbe avuto possibilità.

Osservò la luce luminosa da lontano, diffidente. Non si era mai fidata delle luci nei posti bui. Spesso era per attirare le persone, per indurle in una trappola In fondo, Nym sapeva che quella tecnica veniva usava anche da certi animali o pesci, per attirare le prede e...farne uno spuntino. Nym si guardò intorno, non vi erano altre uscite se non quella che stava proseguendo e quella poco più in fondo. Non si fidò della piccola luce. Continuò il suo cammino, voltò a destra e dimenticò il bagliore.

Un vasto muro verde ferma il suo cammino. Nym decise rapidamente, senza riflettere abbastanza, proseguì il suo cammino per la strada più corta, verso sinistra.

Battè un piede sul terreno, con forza, la frustrazione cominciava a montarle dentro. Stizzita, proseguì, questa volta, verso la strada più lunga, verso destra.