ƒranzi artfolio

Posts written by robs'

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    Nym prese la corda, e senza pensarci due volte la usò come una frusta per confondere il nemico. I movimento della bestia erano sempre più confusi e a Nym il dolore rendeva difficile ogni movimento fisico. Doveva resistere e attaccare nuovamente.
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    Nym si rese conto che i movimento della bestia erano imprecisi e lenti, e per questo riuscì a schivare con abbastanza facilità il colpo che le veniva inferto al fianco. La testa che riteneva più pericolosa era andata, morta. Dalla coda sgorgava del sangue, anche dall'occhio del leone. L'unica ancora integra era quella della capra. Ma Nym contava di uccidere entrambe. A costo della vita. Ignorò con difficoltà il dolore che la rendeva più debole e si mise in posizione. Ora mirava alla testa del leone, in particolare all'altro occhio. E così fece, ignorando pericoli, dolore e coscienza. Si lanciò rapidamente contro la testa del leone, che per sua fortuna parve non vederla, accecata dal dolore. E piantò, con un urlo, il suo pugnale nel secondo occhio della bestia, per poi tirarlo rapidamente fuori e allontanarsi. Quasi lo mancò a causa dei movimenti rapidi della chimera. Ma ora essa urlava di rabbia e dolore, una test ormai praticamente cieca, l'altrà lenta e confusa per il dolore. Forse Nym stava avendo la meglio. O forse no. Da un piccolo taglio nella spalla destra cominciò a sgorgare del sangue.
    La ignorò, pronta alla prossima mossa.

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    Nym sapeva cosa fare, doveva attaccare. Attaccare senza dare tregua al mostro. Confonderlo. Doveva essere rapida, molto rapida e sapeva che, per battere la bestia, avrebbe dovuto fare qualche sacrificio. Si lanciò con forza verso la testa del rettile, e urlò quando i denti del serpente si conficcarono nella carne del braccio sinistro. Nel mentre però, Nym sferrò il suo attacco con il destro. Tagliò di netto la testa del serpente, Il resto della bestia furiosa, ruggì di dolore, conscia di aver perso una parte di sé. Nym osservò con la coda dell'occhio la testa del rettile aprirsi, priva di vita e cadere nel terreno, lasciando un copioso morso sulla sua pelle e del sangue, tanto sangue che sgorgava dalla ferita. Sapeva che l'effetto sarebbe stato quasi immediato. Sapeva che avrebbe dovuto usare immediatamente la fialetta medica che aveva nella borsa. Infatti la prese con calma, mentre la bestia si dimenava ancora dal dolore. Bevve velocemente il liquido amaro e chiuse un secondo gli occhi, per riprendersi dallo stordimento. Si stava rivelando più faticoso del previsto e Nym sapeva, nel profondo del suo cuore, che stava rischiando la vita.

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    Fatto c:
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    Corretto subito, scusa :c


    Nym si rese conto che non c'era via di uscita. Poteva solo combattere in quel momento, e se poi fosse riuscita a distrarre la bestia, allora sarebbe potuta scappare. Con calma più che misurata, senza fare mosse troppo azzardate. Infilò la mano sinistra nel borsello e afferrò il sasso che aveva trovato poco prima. Nella mano destra stringeva il pugnale con forza, pronta a scagliarlo o a infilzare fino all'elsa. Dall'altra parte, la bestia orrenda la fissava con odio e disprezzo. Forse -pensò Nym-la bestia aveva con sè una pietra focaia. E quella le serviva. Impugnò ancora più saldamente il pugnale, poi, con rapidità, scagliò con forza quasi inumana la pietra contro la testa della bestia. Essa si voltò di poco, infuriata e accecata per qualche secondo. Nym, senza attendere, si lanciò alla carica verso il lato posteriore della Chimera: silenziosa, rapida, assassina. Non sapeva cosa le aspettava.



    Edited by Rob' - 25/8/2014, 23:00
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    Proprio mentre faceva l'ennesimo passo, con più sicurezza, si bloccò. Ogni piccola particella del suo corpo si pietrificò. Dinanzi a lei, vi era la bestia. La Chimera. La perfida nemica in agguato. Nym osservò la bestia, il suo corpo così pauroso e stupendo allo stesso tempo. E poi i loro sguardo si incrociarono, e nessuno dei due ebbe un momento di incertezza. La distanza tra i due era poca, fin troppo poca, per potersi proteggere o per poter attaccare. Di ciò Nym si rese conto e, con calma quasi snervante, un piede dopo l'altro, cominciò ad indietreggiare per prendere le distanze, pronta a combattere se necessario, o fuggire. Anche se, detto con sincerità, alla ragazza non andava a genio l'idea. Il pensiero della morte la sfiorò poco dopo, ma lei lo ignorò con grande coraggio. Impugnò saldamente il pugnale e si mise in posizione, pronta a combattere.



    Edited by Rob' - 25/8/2014, 13:47
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    La bestia, lo sapeva, si aggirava da quelle parti, pronta a scontrarsi con chiunque avesse tentato di superarla. Nym si chiese se sarebbe stata lei la sfortunata, oppure se un altro eroe la avrebbe incontrata. La Chimera. Il mostro che si aggirava nel labirinto. Si trovò dinanzi ad un nuovo bivio. Questa volta, scelse la direzione opposta. Voltò verso destra.

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    Sceglie la strada verso sinistra.



    Perdona la risposta così, ma sono in vacanza e sono poco presente purtroppo!
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    Decise allora, dinanzi ad una nuova, interminabile apertura, di proseguire dritto, verso la strada che aveva deciso di percorrere inizialmente.

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    Sospirò, l'ennesima, inutile pietra. E non le poteva servire, visto che ne aveva già una. Avrebbe appesantito la borsa in maniera spropositata e il viaggio era ancora molto lungo. Decise, questa volta, di non prendere l'oggetto trovato. Prese il sasso, lo lanciò lontano con un gesto di stizza, e riprese il suo cammino.


    o, capisco! Questa idea è molto meglio ed è coerente :3 Attenderò!
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    Oooh grazie *-*
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    Battè un piede sul terreno, con forza, la frustrazione cominciava a montarle dentro. Stizzita, proseguì, questa volta, verso la strada più lunga, verso destra.

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    Ahahah bhe non importa se non leggi u.u Abbiamo comunque tanto in comune! *-*
    Passerò davvero più spesso qui c:
29 replies since 6/12/2011
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